L’orologio è uno strumento che è ormai entrato a fare parte della vita stessa dell’uomo.
Costituisce una delle certezze su cui le persone fanno affidamento, tanto da identificarlo anche in accezioni che non competono alle sue strette funzioni. Si parla di orologio della vita quotidiana, riferendosi alle cadenze della nostra giornata, o di “orologio biologico” quando vogliamo spiegare il procedere naturale delle nostre esigenze.
Allo stesso tempo parliamo di orologio “nel” cellulare, o di orologio “nel” TV, quando osserviamo una funzione di queste apparecchiature che ci informa dell’orario.
Noi invece vogliamo parlare di Orologeria in senso strettamente legato alle creazioni dell’ingegno umano tese a costruire uno specifico “misuratore del tempo”.
Quanto ha bisogno oggi l’uomo moderno di un orologio.
Se ne parliamo in senso lato, la necessità è estrema. Tutto fa riferimento ad un’accezione temporale. Con i nostri ritmi non sarebbe possibile incontrarsi in un appuntamento, o organizzare la nostra giornata, senza stabile un’ora specifica.
In senso stretto invece, ci si deve chiedere perché dobbiamo avere un orologio al polso, quando ogni apparato che ci accompagna è dotato di un’indicazione temporale (appunto smartphone, tv o altro).
Ecco quindi che l’orologio espande la sua zona di conseguenza a fattori forse meno indispensabili, ma altrettanto importanti quali la passione, il look, la soddisfazione estetica, il piacere tecnico.
Noi ci occuperemo di tutto questo, prestando particolare attenzione agli aspetti che riguardano la conquista intellettuale, che esprime attraverso la ricerca di soluzioni brillanti.
In altre parole, oggi l’Orologeria è divenuta “stupore”.
Ci si stupisce dinnanzi all’espressione suggestiva della micro-meccanica. E sappiamo tutti che lo stupore costituisce un ingrediente importante dell’arte.
Ecco la sintesi. La nostra intenzione è quella di esprimere l’Orologeria nella sua funzione artistica.
E scusate se è poco!